John R. Pepper
“SHELTERING SKY”
PLAYLIST – Via Carlo Poma, 18 – MILANO (ingresso Via Archimede)
28 November – 24 January, 2025
John Randolph Pepper (Roma, 1958) è un fotografo Italiano.
La sua formazione si ispira ai lavori di Henri Cartier Bresson, Sam Shaw, John Ross e David Seymour che per un periodo hanno frequentato la sua famiglia – -visitavano il padre, Curtis Bill Pepper, Redattore per la rivista per il Newsweek.
Per trent’anni Pepper si è dedicato alla fotografia in parallelo con l’attività di regista teatrale e cinematografico. Il suo ritorno in Italia risale alla mostra “Rome: 1969 – A Tribute to Neo-Realistic Cinema”. Il primo libro di fotografie esce nel 2011 col titolo di Sans Papier, per Lanterna Magica Edizioni, volume al quale sono state dedicate mostre a Roma, Venezia, San Pietroburgo, Parigi e Palermo. Nel 2012 e nel 2013, il Manège Museum di San Pietroburgo ha allestito una personale dei suoi principali lavori mentre, nel 2014, l’italiano Istituto Superiore per la Storia della Fotografia ha pubblicato il suo Evaporations). La mostra è stata ospitata in simultanea dal Rosphoto State Museum e dall’Officina delle Zattere (per la quattordicesima Biennale di Architettura di Venezia) girando in seguito, nel 2015 e 2016, per varie città della Russia (Vladivostok, Irkutsk, Omsk, Yekaterinburg, Samara) e approdando infine anche a Mosca. Da novembre 2016 a gennaio 2017 è stata al Palazzo Cipolla di Roma su iniziativa della Fondazione Roma e della Fondazione Terzo Pilastro.
Nello stesso 2016, mentre “Evaporations” era in mostra alla Gallery for Classic Photography di Mosca, Pepper esponeva alla galleria The Art of Photo di San Pietroburgo i suoi lavori degli anni Settanta, tratti da “Rome – A tribute to Neo-Realistic Cinema”.
Il suo ultimo progetto fotografico (che verrà pubblicato nel 2019) è Inhabited Deserts, un’indagine sui deserti e il loro impatto sul tempo, la storia e le persone. Una delle domande che ispirano il lavoro è se la presenza umana abbia cambiato il paesaggio, o se quel paesaggio – il deserto – conservi ancora i tratti di purezza e impenetrabilità che aveva prima dell’arrivo dell’uomo. Possibile che il deserto, il “paesaggio”, sia sopravvissuto come entità vivente e autonoma nonostante la presenza dell’uomo?
“Inhabited Deserts” ha debuttato a Parigi nel novembre 2017 (nell’ambito di Paris-Photo) mentre nel 2018 e stato a Teheran alla Aaran Projects Gallery (dove Pepper, nella scia di Luigi Pesce, è stato uno dei primi fotografi italiani a esporre dopo la Rivoluzione) per poi spostarsi a Tel Aviv, in Israele, a novembre dello stesso anno. Sempre nel 2019 INHABITED DESERTS è allestita alla The Empty Quarter Gallery a Dubai; dopo Dubai e programmata a San Pietroburgo a Marzo con una tournée in Russia per finire a Mosca e in seguito gli USA e poi un ritorno in Italia nel 2020 a Todi col supporto della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale e la città di Todi.
Dal 2020 ad oggi Pepper ha avuto mostre al Bryansk International Photo Festival (RU); alla Biennale di Senigallia; a Tbilisi, Georgia tra altre città e paesi.
Nel 2023 Pepper ha curato una mostra di suo padre Curtis Bill Pepper (Un Viaggio in Sicilia, 1959-1961) al Palazzo Albergati, Bologna per poi aprire la mostra 40 ANNI D’ITALIA 1969-2010 con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia, a Riga (Latvia), nel 2024.
John Pepper è fiero di avere la sua prima mostra a Milano alla galleria PLAYLIST di Giampaolo Abbondio.
Pepper lavora con una Leica M6, obiettivi 35 mm e pellicola Ilford HP5 e stampa su carta ai sali d’argento Baryta Ilford
John Randolph Pepper (Rome, 1958) is an Italian photographer.
His artistic formation was inspired by the works of Henri Cartier-Bresson, Sam Shaw, John Ross, and David Seymour, who were acquaintances of his family and often visited his father, Curtis Bill Pepper, then editor for Newsweek magazine.
For thirty years, Pepper pursued photography alongside a career as a theater and film director. His return to Italy coincided with the exhibition Rome: 1969 – A Tribute to Neo-Realistic Cinema. His first photography book, Sans Papier, was published in 2011 by Lanterna Magica Edizioni and featured in exhibitions in Rome, Venice, St. Petersburg, Paris, and Palermo.
In 2012 and 2013, the Manège Museum in St. Petersburg held a solo exhibition of his major works. In 2014, the Italian Istituto Superiore per la Storia della Fotografia published his book Evaporations. The exhibition debuted simultaneously at the Rosphoto State Museum and the Officina delle Zattere during the 14th Venice Architecture Biennale, and later toured various Russian cities, including Vladivostok, Irkutsk, Omsk, Yekaterinburg, and Samara, before arriving in Moscow in 2016. From November 2016 to January 2017, the exhibition was hosted at Palazzo Cipolla in Rome under the auspices of the Fondazione Roma and the Fondazione Terzo Pilastro.
That same year, while Evaporations was on display at the Gallery for Classic Photography in Moscow, Pepper exhibited works from the 1970s, drawn from Rome – A Tribute to Neo-Realistic Cinema, at The Art of Photo gallery in St. Petersburg.
His latest photographic project, Inhabited Deserts, set to be published in 2019, explores deserts and their relationship with time, history, and humanity. The project poses the question of whether human presence has altered the landscape or whether the desert remains pure and impenetrable, as it was before human interference. Is it possible that the desert, as a landscape, has endured as a living and autonomous entity despite human presence?
Inhabited Deserts debuted in Paris in November 2017 (during Paris Photo) and was exhibited in 2018 at the Aaran Projects Gallery in Tehran, making Pepper one of the first Italian photographers to exhibit in Iran since the Revolution, following in the footsteps of Luigi Pesce. It was subsequently shown in Tel Aviv, Israel, in November of the same year. In 2019, Inhabited Deserts was presented at The Empty Quarter Gallery in Dubai, followed by a March exhibition in St. Petersburg and a tour across Russia, culminating in Moscow. The project later toured the United States and returned to Italy in 2020 with an exhibition in Todi, supported by the Fondazione Terzo Pilastro Internazionale and the city of Todi.
From 2020 to the present, Pepper’s works have been showcased at the Bryansk International Photo Festival (Russia), the Senigallia Biennale, and exhibitions in Tbilisi, Georgia, among other cities and countries.
In 2023, Pepper curated an exhibition of his father Curtis Bill Pepper’s work (A Journey in Sicily, 1959-1961) at Palazzo Albergati, Bologna. He also launched the exhibition 40 Years of Italy: 1969-2010 in 2024, with support from the Italian Embassy in Riga, Latvia.
John Pepper is proud to have his first exhibition in Milan at Giampaolo Abbondio’s PLAYLIST gallery. He works with a Leica M6 camera, 35mm lenses, Ilford HP5 film, and prints on Ilford silver gelatin baryta paper.
Ph. Michele Ranieri, Studio MR6